Stasera in tv Il Sorpasso con Vittorio Gassman: capolavoro della commedia italiana ma il finale lascia tutti senza parole

In sintesi

  • 🎬 Il Sorpasso
  • 📺 La7 HD, ore 21:10
  • 🛣️ Un road movie cult della commedia all’italiana diretto da Dino Risi, con Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant e Catherine Spaak: racconta l’incontro-scontro tra due generazioni nell’Italia del boom economico, tra ironia, malinconia e una riflessione ancora attuale sui rischi della corsa al “sorpasso”.

Il Sorpasso, Dino Risi, Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Catherine Spaak: sono questi i nomi che ogni appassionato di cinema e di cultura italiana ricollega istintivamente a uno dei film più amati e discussi della nostra storia cinematografica. E stasera, in un Ferragosto che sa di nostalgia e libertà d’estate, La7 HD propone alle 21:10 il capolavoro intoccabile della commedia all’italiana: Il Sorpasso.

Il Sorpasso, il capolavoro di Dino Risi: perché (ri)vederlo oggi

In un’Italia degli anni Sessanta in pieno boom economico e fermento sociale, Il Sorpasso non è solo un road movie italiano ante-litteram. È la radiografia di un’epoca, un ritratto incisivo e ironico, tenero e graffiante, di due generazioni che si confrontano – o forse si rincorrono senza mai capirsi davvero. Da una parte, il travolgente e irresponsabile Bruno Cortona di Gassman, vero emblema dell’italiano cialtrone, brillante e superficiale. Dall’altra, il giovane Roberto di Trintignant, timido, moralista, quasi spaesato nei ritmi e nei valori che mutano a una velocità inedita – proprio come quell’Aurelia bianca che sfreccia nelle strade semideserte di un Ferragosto romano.

La trama ti prende e ti spiazza: all’inizio sembra la classica commedia della domenica, perfetta per una sera d’agosto passata in famiglia, ma poi il registro vira piano piano, quasi senza avvertire, verso il dramma più sincero e crudele, come sapeva fare solo Dino Risi.

Il Sorpasso come cult assoluto e simbolo della commedia all’italiana

Il Sorpasso è ancora oggi un autentico oggetto di culto, riproposto ogni estate e discusso ovunque si parli (con passione, talvolta con tifo) di cultura pop. Ma cosa lo rende davvero indimenticabile? Potremmo stilare un elenco infinito, ma proviamo a puntare lo sguardo su alcuni dettagli nerd e culturali che lo fanno entrare di diritto nell’Olimpo dei film italiani.

  • La Lancia Aurelia B24 Spider: non è solo l’auto protagonista, è un vero personaggio della storia. Iconica, sfrontata, sognata da ogni automobilista di quell’era, fa subito “boom economico”.
  • Le location: la Via Aurelia, le coste laziali, le piazze deserte di Roma in pieno Ferragosto sono diventate geografia sentimentale e meta di pellegrinaggio per i cinefili di mezzo mondo.
  • Il titolo: “sorpasso” era il termine che in quegli anni simboleggiava il desiderio italiano di emergere e superare. Concetto che Risi orchestra con genialità, portando lo spettatore a riflettere su dove porta il bisogno continuo di “sorpassare”.

Una storia di generazioni in collisione nella commedia all’italiana

Eppure Il Sorpasso va oltre la satira sociale: è un film profondamente umano, forse il più amaro tra le risate agrodolci della commedia all’italiana. Bruno e Roberto non rappresentano solo due età diverse, ma due mondi che oggi ci sembrano lontanissimi: quello della leggerezza spavalda contro la riflessività che non regge il confronto con una società in perenne accelerazione.

Il finale – capolavoro di scrittura e messa in scena, ancora oggi coraggiosissimo per un film dichiaratamente “comico” – ha lasciato un segno culturale indelebile. La morte di Roberto, quasi improvvisa dentro il caos apparente della giornata, è una metafora ancora attuale: ogni “sorpasso” nasconde un rischio, ogni corsa senza regole lascia dietro se stessa un vuoto difficile da colmare. Un insegnamento che, fra citazioni, parodie e tributi, riecheggia ancora oggi ovunque si guardi con occhio critico alla nostra società.

I protagonisti: Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Catherine Spaak e la regia di Dino Risi

La magia di Il Sorpasso non sarebbe la stessa senza la reunion di alcuni tra i più grandi della storia del cinema europeo. Gassman, con l’energia e la tragicità buffa che da allora tutti associamo ai suoi ruoli migliori, è semplicemente immenso. Trintignant – che molti italiani scoprirono proprio con questo film – mette in scena una vulnerabilità tenera e sincera che commuove ancora oggi. Catherine Spaak, presenza eccentrica e moderna, contribuisce con freschezza e leggerezza generazionale a immortalare il clima, i non-detti e le dinamiche di un Paese in trasformazione veloce.

Non dimentichiamo Dino Risi, vero maestro nel tenere insieme commedia, malinconia e critica sociale. Quel mix – inimitabile e, per certi versi, mai più raggiunto a quei livelli – ha reso Il Sorpasso un vero cult transgenerazionale, capace ancora di insegnare qualcosa a chiunque si lasci conquistare dalla sua scrittura energica e profonda.

La serata perfetta su La7 HD per riscoprire Il Sorpasso

C’è un motivo, allora, se Il Sorpasso viene riproposto ogni Ferragosto e mantiene da decenni voti altissimi sia dalla critica che dal pubblico: ci ritroviamo tutti, nel film di Risi, un po’ di noi stessi e delle nostre estati. Le battute fulminanti (“E che siamo in Svizzera?”), l’inconfondibile sound della pellicola, i paesaggi italiani ancora vergini e pieni di promesse, la sottile vena malinconica che accompagna la spensieratezza delle vacanze. Oggi come allora, a distanza di oltre sessant’anni, Il Sorpasso è la nostra, personale, cartolina di un’Italia in corsa, fragile e meravigliosa.

Appuntamento stasera su La7 HD alle 21:10: una serata di Ferragosto genuinamente italiana, con un classico dal respiro universale e sempre attuale.

Quale personaggio di Il Sorpasso rappresenta meglio l'Italia di oggi?
Bruno il cialtrone brillante
Roberto il moralista spaesato
La Lancia Aurelia sfrontata
Catherine moderna ed eccentrica
Nessuno siamo cambiati troppo

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